La responsabilità medica ha subito nel corso degli anni diverse modifiche a seguito di interventi legislativi.
Dopo le segnalazioni di numerosi clienti medici, ho raccolto quello che so sull’argomento per condividerlo con chi vuole sapere l’ambito di applicazione della legge sulla responsabilità medica.
Leggendo questo articolo capirai anche la differenza tra responsabilità civile contrattuale ed extracontrattuale e il diverso livello di responsabilità civile del medico a seconda se libero professionista o dipende della struttura sanitaria.
Infine, troverai un richiamo alla polizza di responsabilità civile per tutelare il reddito dei professionisti sanitari.
La responsabilità civile vale per tutte le professioni, anche per chi lavora settore sanitario.
Capisco che come medico il tuo impegno è salvare vite piuttosto che tutelarti da eventuali richieste di risarcimento per danni.
Al di là di valutazioni etiche o morali, resta un fatto: la colpa medica esiste.
In questo articolo voglio raccogliere le migliori informazioni sulla responsabilità medica civile utili ai medici e ai professionisti sanitari per comprendere l’ambito di applicazione della responsabilità professionale medica prevista dalla legge e come fare per tutelarsi al meglio.
Prima di scoprire come difendersi dalle richieste di risarcimento di un danno, vediamo cosa dice la legge sulla responsabilità medica.
La Legge Gelli-Bianco e la riforma della responsabilità medica.
La responsabilità medica riguarda in generale i danni causati ai pazienti da errori od omissioni dei sanitari.
Senza fare una dissertazione sulla legge 24 dell’8 marzo 2017 (conosciuta come legge Gelli-Bianco), è importante segnalare i principali elementi di novità sulla responsabilità civile del medico.
Viene esclusa la responsabilità penale dei medici per imperizia se dimostrano di essersi attenuti alle linee guida validate e pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’ altra novità è che in sede civile i medici che operano a qualsiasi titolo presso una struttura sanitaria saranno chiamati a rispondere solo per responsabilità extracontrattuale, mentre le strutture sanitarie risponderanno solo per responsabilità contrattuale, con tutte le conseguenze che ne derivano i termini di onere probatorio e di prescrizione (quinquennale per la responsabilità extracontrattuale e decennale per la responsabilità contrattuale).

Cosa vuol dire responsabilità medica extracontrattuale?
L’esempio classico è quello del medico che interviene su un paziente in stato di incoscienza con il quale non ha certo potuto stipulare nell’imminenza dell’intervento alcun tipo di contratto.
Queste novità alleggeriscono il carico di responsabilità dei medici, che spesso nel tentativo di salvare vite non sempre riescono nel loro intento.
Il fallimento di una terapia, un esito infausto della malattia sono effetti che non è possibile ritenere automaticamente consequenziali alla responsabilità medica, proprio perché ci troviamo in mancanza della prova di un nesso che causalmente o ricolleghi queste o altre nefaste circostanze ad una condotta professionale inadempiente.
I pazienti che sono rimasti vittima di errori da parte dei sanitari che li hanno avuti in cura, quindi, possono rivolgersi al giudice per poter ottenere il risarcimento del pregiudizio subito solo se esiste l’effettivo rapporto di causalità tra il danno e un operato non corretto del sanitario, cioè non conforme alle linee guida del Ministero e alle buone pratiche di condotta.
La legge stabilisce anche che spetta al danneggiato provare l’esistenza dell’illecito, della condotta colpevole, dell’evento di danno e del nesso causale.
Un altro aspetto di novità da segnalare è la rivalsa o di responsabilità amministrativa.
Nello specifico, l’articolo 9 della Legge Gelli-Bianco stabilisce che l’azione di rivalsa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria può essere esercitata solamente nei casi di dolo e colpa grave.

Infine, la legge stabilisce anche il perimetro di risarcimento.
L’importo della condanna per la responsabilità amministrativa per singolo evento, in caso di colpa grave, non può superare il triplo del reddito annuo lordo del professionista.
Tutti i medici sono uguali di fronte alla responsabilità professionale?
Dipende dal rapporto tra medico e paziente.
Ecco brevemente in che cosa si differenzia la resposabilità del medico se è un libero professionista o un dipende della struttura sanitaria.
Responsabilità civile del medico libero professionista.
Spesso il rapporto sanitario è tra il paziente e il medico libero professionista, senza servirsi di strutture pubbliche o private.
In questo caso il rapporto è di natura contrattuale.
Il medico libero professionista nell’esercizio della propria attività può servirsi delle attrezzature e dei servizi di strutture sanitarie pubbliche, senza per questo che sussista un rapporto di lavoro dipendente con la struttura pubblica.
In questi casi il medico risponde dell’operato del personale di supporto messogli a disposizione dalla struttura sanitaria dalla quale il medico non dipende e la casa di cura è responsabile nei confronti del paziente per l’inadempimento della prestazione medico-professionale svolta direttamente dal professionista scelto dal paziente, pur in assenza di un rapporto di lavoro subordinato che la leghi al primo.
Esiste quindi una responsabilità solidale tra il medico libero professionista e società titolare della casa di cura, fornitrice delle sole attrezzature e dei servizi occorrenti per l’attività.
Responsabilità civile del medico dipendente di struttura sanitaria.
Se il medico ha un rapporto di lavoro con una struttura ospedaliera, la responsabilità medica ricade sull’ente gestore del servizio.
Il medico dipendente risponde direttamente solo per dolo o colpa grave.
Nel caso di colpa grave del medico è prevista la rivalsa nei suoi confronti per responsabilità solidale.
L’assicurazione professionale per il medico.
La polizza assicurativa di responsabilità civile professionale per medici è fondamentale per salvaguardare il lavoro del medico e di tutte le altre figure professionali sanitarie che, nello svolgimento della propria attività, si assumono un’importante responsabilità nei confronti del paziente.
Per ogni specializzazione esiste una specifica assicurazione per medici e paramedici in funzione del grado di rischio relativo all’attiva svolta.
I medici ospedalieri e in intramoenia, come spiegato prima, possono optare per la polizza colpa grave, mentre ai medici ospedalieri in extramoenia e ai liberi professionisti servono polizze di assicurazione professionale più complete e con garanzie specifiche.

Per i sanitari che svolgono attività libero professionale è importante prevedere ad esempio coperture per attività invasive e chirurgiche, oppure clausole specifiche per i trattamenti estetici o per l’attività di pronto soccorso.
Ovviamente esiste anche una polizza di responsabilità professionale per l’odontoiatria, specifica per i medici odontoiatri e che prevede espensioni specifiche per implantologia o cure dentarie particolari.
E’ importante tutelare anche i neolaureati e gli specializzandi, con polizze di assicurazione che assicurano la massima tutela per ogni tipologia di specializzazione.
Conclusione.
La professione del medico, come tutte le altre, ha un suo grado di rischio e la responsabilità del medico incide anche a livello psicologico per una professione molto delicata.
La Legge Gelli ha dato delle indicazioni chiari su quali sono gli ambiti di applicazione della responsabilità civile per i medici e di tutti i professionisti sanitari.
Per tutti i professionisti del settore sanitario è importante avere una polizza di responsabilità civile che aiuta ad affrontare i rischi della professione medica.
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Sarò felice di aiutarti.
Articolo aggiornato il 14 gennaio 2022.