Il rischio più imminente per l’umanità è la longevità.
In altre parole si vive troppo a lungo, con le conseguenze di consumare una quota crescente di risorse e di pesare eccessivamente sui conti pubblici e privati.
O peggio ancora, non sopravvivere al proprio reddito.
Quali soluzioni per avere una vecchiaia felice?
Secondo le stime del FMI, siamo destinati a vivere ancora di più. Infatti, se nel 2050 la vita media si sarà allungata di tre anni rispetto alle attese attuali, i costi gia ampi dell’invecchiamento della popolazione aumenterebbero del 50%.
A lanciare l’allarme ci sono anche gli investitori istituzionali e, più nel dettaglio, i fondi pensione che in cima alla lista delle preoccupazioni mettono proprio il rischio longevità.
A fotografare questa realtà è State Street che, in un’indagine globale che ha coinvolto 400 professionisti del settore, mostra come questi percepiscano l’allungarsi dell’aspettativa di vita come il principale problema da affrontare.
Alla richiesta di assegnare alle diverse tipologie di rischio una scala di priorità, il 26% attribuisce un livello «molto alto» al pericolo della longevità.
La soluzione fornita dal Fmi alla questione longevità è in due mosse: aumentare i contributi e alzare l’età pensionabile.
Ovvero, pagare ancora più tasse e andare in pensione ancora più tardi.
L’auspicio, a questo punto, è che i governi agiscano prima possibile e si mettano nelle condizioni di attuare le riforme strutturali necessarie per ridurre questo rischio.
Articolo aggiornato il 7 gennaio 2022.