Imparare a risparmiare sin da piccoli è una delle regole d’oro per riuscire da adulti a gestire bene i proprio soldi.
Come fare lezioni di finanza ai propri figli?
Ecco 5 pillole per aiutarli a gestire meglio i soldi da grandi.
Lezione #1: «Per un buon guadagno c’è un duro lavoro»
I bambini hanno bisogno di capire da dove vengono i soldi e che per ottenerli c’è un lavoro che viene fatto.
Una strategia è di rivoluzionare un po’ il concetto di paghetta. Invece di diventare la “banca dei propri figli”, meglio affidare a loro dei piccoli lavori da fare in casa. Una volta effettuati scatta il pagamento.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di legare la paghetta ai voti scolastici, con un meccanismo simile ai bonus aziendali.
Quando sono un po’ più grandicelli poi utile è farli partecipare a vendite di torte in eventi di beneficenza.
Ciò che conta è trasmettere il messaggio che a un buon guadagno corrisponde un duro lavoro.
Lezione #2: «Tre parole chiave: risparmio, dono, spesa»
Dopo avergli insegnato il concetto di guadagno, passa alla seconda lezione.
Spiega loro cosa significa risparmiare, donare e spendere. Potresti offrire ai tuoi figli 3 salvadanai.
Uno per ognuna delle sue “attività finanziarie”. Il 10% di quello che guadagna andranno nella voce “risparmio”. Un altro 10% in quella “donazioni”. E il resto saranno i soldi che potrà spendere per bisogni.
Abituali fin da piccoli a portare soldi con loro, a gestire un piccolo portafoglio, a sentirsi indipendenti in un negozio.
Se pagano con i loro soldi capiscono velocemente il valore del denaro e vedrai saranno portati a capire quali spese sono utili e quali meno.
E quindi a risparmiare.

Lezione #3: «Scrivi un pin e escono soldi. Ma non è magia»
Come fare capire a tuo figlio come funzionano carta di credito e bancomat?
È un concetto difficile da trasmettere perché i tuoi figli sono abituati a vedere i soldi uscire fuori dal tuo portafoglio.
Discorso diverso quando si tratta di spiegare qualcosa che non vedono, come il passaggio di denaro che avviene con una carta di credito.
Qui è importante che capiscano che pagare con una carta significa mettere i soldi da una parte e allo stesso tempo toglierli da un’altra.
Un modo immediato per farlo è farti aiutare da tuo figlio nelle operazioni di prelievo, potrebbe inserire lui il Pin come un gioco e tu potresti approfittare per parlargli del funzionamento.
Lezione #4: «È così piccolo e gli parli di contributi e pensioni?»
Per una sana educazione finanziaria c’è anche quest’elemento da non sottovalutare.
Tuo figlio deve capire che il risparmio di oggi gli consentirà di ottenere vantaggi domani.
Una strategia potrebbe essere quella di creare un salvadanaio comune con lui, dove mette piccole somme che sono destinate in futuro a comprare un bene importante, come una macchina.

Lezione #5: «Papà, cosa sono gli interessi?»
Murset racconta un esperimento molto carino che lui ha adottato per far passare il concetto di interessi a sua figlia.
Le offre delle monete e la invita a depositarle in quella che definisce “La Banca di Papà”.
Un’attività che le fa ripetere ogni giorno per una settimana.
Alle monete messe da sua figlia lui ne aggiunge un’altra ogni giorno e alla fine della settimana le mostra come i suoi soldi sono cresciuti.
Educare i più piccoli a gestire i soldi.
Se hai letto i cinque consigli per insegnare ai più piccoli il valore dei soldi, sicuramente ti starai facendo alcune domande.
Ad esempio di chiederai a che età iniziare, o come far spendere correttamente i risparmi raccolti.
Ecco le principali risposte mi sento di condividere.

A che età devo iniziare a insegnare a mio figlio il valore del denaro?
All’età di cinque anni, i bambini sviluppano ciò che gli psicologi definiscono la “teoria della mente”, ossia la capacità di comprendere che gli altri hanno stati mentali diversi dai propri.
Questa età è un ottimo momento per impartire a tuo figlio un’educazione finanziaria.
Non solo, quanto prima inizierai, tanto più persisteranno le buone abitudini apprese.
Per insegnare a tuo figlio a dare il giusto valore al denaro, innanzitutto devi fargli capire che i soldi non crescono sugli alberi.
La paghetta non deve essere un regalo ma qualcosa che si guadagna, ad esempio comportandosi bene.
Quando sarà abbastanza grande, poi, potrà guadagnarsi la paghetta, ad esempio, svolgendo attività extrascolastiche, facendo i compiti o portando a casa buoni voti.
Come aiuto mio figlio a risparmiare?
Sopratutto i primi giorni, fai raccogliere i soldi in un vasetto trasparente, così potrà vedere crescere il risparmio.
Poi, aiutalo a stabilire semplici obiettivi di risparmio.
Ad esempio, se vuole un nuovo gioco spiegagli come risparmiare per comprarlo.
Premialo se riesce a resistere a spese superflue, dandogli una quantità di denaro pari a quella che ha risparmiato.
In altri termini: pagagli gli interessi!
Come spendere in modo corretto?
Quando tuo figlio ha raggiunto un obiettivo di risparmio, lasciagli scegliere un gioco e fagli prelevare il denaro dal salvadanaio per comprarlo.
In questo modo, non solo creerai un’associazione mentale positiva tra risparmiare e ottenere qualcosa di desiderato, ma lo aiuterai a comprendere un concetto chiave dell’educazione finanziaria: come i soldi, anche gli oggetti vanno guadagnati.
Incoraggiare tuo figlio a risparmiare e a evitare spese superflue è fondamentale, ma è altrettanto importante consentire al bambino di effettuare decisioni di acquisto autonome, se vuoi che apprenda le conseguenze provocate da un eccesso di spese inutili.
Quando poi il piccolo capirà che tu non sei disposto a comprare il gioco per il quale avrebbe dovuto risparmiare e che non gli darai altri soldi (a meno che non se li guadagni), apprenderà presto che una buona gestione del denaro gli consentirà di ottenere ciò che desidera di più.

Cosa fare con i figli adolescenti?
Prova ad affidare loro un budget per gestire una piccola parte della spesa al supermercato, aiutandolo a decidere quanto denaro spendere e per quali prodotti e a dare priorità a ciò che gli serve, non a ciò che vuole.
Quando poi è abbastanza grande, spingilo a trovare un lavoro part-time e spiegagli cosa sono le bollette.
Per farlo, puoi chiedergli di darti un piccolo contributo per le spese e per il cibo oppure di depositare questi soldi in un conto di risparmio.
Conclusioni
Fare il genitore è il lavoro più difficile del mondo e non ci sono istruzioni universali che spiegano come farlo.
Anche l’educazione finanziaria è un compito complesso ma importante, perché queste scelte influenzeranno gli adulti di domani.