Perché il fondo pensione conviene?

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Se ti stai chiedendo se conviene aderire ad un fondo pensione sei nel posto giusto.

In questo articolo avrai tutte le informazioni per capire perché è davvero importante avere un tuo fondo pensione e quali sono i vantaggi fiscali della pensione integrativa.

Prima di spiegarti i vantaggi del fondo pensione devo chiariti un dato di fatto: il sistema pensionistico contributivo, a partire da gennaio 2012, calcola il valore della tua pensione sulla base dei contributi versati.

Che cosa vuol dire?

E’ finito il tempo del calcolo retributivo (la media dello stipendio degli ultimi 5 anni) e di pensioni d’oro.

La conseguenza immediata della riforma Fornero è il ricalcolo contributivo, che farà abbassare (e non di poco) l’importo l’assegno della tua pensione.

L’INPS parla di 8 milioni di italiani  costretti a vivere con meno di mille euro al mese e almeno 2 milioni che percepiscono una pensione minima di 513 euro.

Per avere un adeguato tenore di vita da pensionati è importante aderire alla previdenza integrativa
Per avere un adeguato tenore di vita da pensionati è importante aderire alla previdenza integrativa

Riuscirai a garantire un adeguato tenore di vita con meno di mille euro al mese?

Immagino proprio di no, soprattuto se immagini che proprio da anziani avremo bisogno di maggiori risorse per le cure tipiche della vecchiaia.

Per questo motivo, siccome la pensione pubblica non basterà a garantire un adeguato tenore di vita, si dovrà provvedere per tempo a integrare la pensione pubblica.

Ecco perché la previdenza complementare diventa una scelta obbligata.

Arrivato a questo punto della lettura hai capito che per un lavoratore di media età (45-55 anni) la pensione pubblica sarà molto più bassa dello stipendio.

Un giovane lavoratore se la cava anche peggio.

Chi comincia a lavorare oggi andrà in pensione a 71 anni e mezzo (dopo 46 anni di lavoro!) e quasi certamente con una pensione molto bassa, per effetto di una carriera lavorativa inframmezzata da sospensioni contributive.

Nel caso di un lavoratore autonomo le cifre della pensione saranno ancora più basse.

Come funziona un fondo pensione

Il primo passo per avere una pensione integrativa è l’adesione, cioè la vera e propria sottoscrizione del contratto.

Possono aderire alla previdenza complementare tutti quelli ai quali manca almeno un anno al raggiungimento dei requisiti per andare in pensione.

  • Lavoratori dipendenti (privati o pubblici)
  • Lavoratori autonomi e liberi professionisti
  • Soggetti senza reddito fiscalmente a carico (anche minorenni)
  • Percettori di redditi diversi da lavoro (ad esempio immobili)

Dopo aver scelto la migliore compagnia a cui affidare i tuoi risparmi per la pensione, devi iniziare a versare i contributi necessari a garantirti una buona rendita quando andrai in pensione.

Questa fase si chiama accumulo, proprio perché prevede la costruzione del cosiddetto montante assicurativo, che è la somma di capitale versato + rendimenti maturati.

In particolari cari puoi prelevare una somma a titolo di anticipazione:

  • Per spese sanitarie straordinarie documentate: connesse ad interventi e terapie conseguenti a gravissime situazioni relative all’iscritto, al coniuge ed ai figli.
    • Quando: sempre
    • Quanto: non superiore al 75% del montante maturato
    • Tassazione: dal 15% riducibile al 9%, a seconda degli anni di partecipazione al sistema pensionistico complementare applicata ai contributi versati e dedotti e al TFR, qualora versato al fondo
  • Per acquisto o ristrutturazione documentate della prima casa di abitazione: per l’iscritto o per i figli.
    • Quando: dopo 8 anni dall’iscrizione alla previdenza complementare
    • Quanto: non superiore al 75% del montante maturato
    • Tassazione: 23% applicata ai contributi versati e dedotti e al TFR qualora versato al fondo
  • Per motivi personali
    • Quando: dopo 8 anni dall’iscrizione alla previdenza complementare
    • Quanto: non superiore al 30% del montante maturato
    • Tassazione: 23% applicata ai contributi versati e dedotti e al TFR qualora versato al fondo

Dopo due anni di adesione, puoi anche chiedere il trasferimento della posizione maturata presso un’altra forma pensionistica complementare.

Quando hai maturato i requisiti per la pensione pubblica puoi finalmente aprire il salvadanaio e trasformare la tua posizione individuale in una redita.

Puoi anche richiedere la liquidazione dell’intero capitale.

La pensione integrativa: vantaggi economici e fiscali

Ora che hai capito l’importanza di aderire ad un fondo pensione per evitare una pensione da fame, vediamo quali sono i vantaggi economici e fiscali:

  • Deducibilità dei contributi versati
  • Tassazione agevolata
  • Rendimenti più alti
  • Impignorabilità e insequestrabilità
  • Flessibilità di versamento

Deducibilità dei contributi versati

Versare i contributi nel fondo pensione parta un importante vantaggio fiscale. Tutti i contributi versati nell’anno solare (con un massimo di 5.165 euro) sono interamente deducibili propri redditi.  

I contributi versati nel fondo pensione abbattono l’imponibile IRPEF. Se ad esempio hai un reddito di 25.000 euro e versi 5000 euro all’anno nel fondo pensione, il tuo imponibile IRPEF sarà 20.000 euro invece che 25.000.

Quindi sull’aliquota più alta hai risparmiato il 27%. In pratica, su 5.000 euro versati lo Stato ti restituisce 1350 euro!

Tassazione agevolata

Degna di nota è la tassazione sulle plusvalenze, che per i fondi pensione è al 20%, contro il 27% degli altri strumenti finanziari. A parità di soldi investiti, avere una tassazione più bassa equivale ad un rendimento complessivo più alto.

Altro fattore di vantaggio è dato dalla tassazione agevolata finale dal 15% al 9% in funzione del numero di anni di permanenza nella previdenza integrativa.

Rendimenti più alti

L’orizzonte lungo dell’investimento nel fondo pensione garantisce alle Compagnie assicurative maggiori margini di investimento e quindi un interessi mediamente più alti di altri strumenti equivalenti.

Impignorabilità e insequestrabilità

Il risparmio investito nella previdenza integrativa è molto tutelato e protetto, sia dal fallimento della Compagnia che dagli eventuali creditori dell’aderente.

Infatti, i fondi pensione sono patrimoni autonomi e separati all’interno del patrimonio complessivo del gestore e quindi in caso di suo fallimento il patrimonio accumulato è salvaguardato. 

Inoltre, le somme versate nel fondo pensione sono impignorabili ed insequestrabili.

Perché conviene versare il TFR nel fondo pensione.

Oltre ai tuoi contributi volontari, devi sapere che nel fondo pensione puoi far versare anche il tuo TFR. Su questo tema ho scritto un articolo dedicato (clicca qui per leggere l’approfondimento).

In estrema sintesi, il vantaggio di versare il tuo TFR nel fondo pensione riguarda una minore tassazione finale e rendimenti più alti di quelli previsti per la rivalutazione tradizionale.

La pensione integrativa: quanto rende?

Veniamo adesso agli aspetti più veniali Quanto rende un fondo pensione?

Un lavoratore con una retribuzione di 35 mila euro che nel dicembre 1998 avesse aderito a un fondo pensione, avrebbe ottenuto un montante finale di 85.505 euro rispetto a un versamento complessivo di 61.632, con una rendita annua di 4.275 euro e un rendimento medio annuo del 10,1%.

Tenendo conto del contributo aziendale e del beneficio fiscale, il gruzzolo finale sarebbe stato pari a 82.491 euro (sempre rispetto a un versamento lordo di 61.332 euro), che darebbero luogo a una rendita integrativa di 4.125 euro l’anno, con un rendimento medio del 9,7%.

Secondo un campione rappresentativo dell’85% del mercato, nei primi nove mesi del 2016 quelli aziendali o di categoria hanno reso in media l’1,8% netto, quasi il doppio rispetto all’1% del Tfr, la cui rivalutazione è stata frenata dall’inflazione rasoterra.

Il Tfr in azienda rende infatti l’1,5% fisso l’anno, più il 75% dell’indice Istat dei prezzi.

Non rinunciare a costruire la migliore previdenza integrativa per una ricca vecchiaia di felicità.
Non rinunciare a costruire la migliore previdenza integrativa per una ricca vecchiaia di felicità.

 

Conclusione

Aderire ad un fondo pensione e far confluire anche il TFR è sicuramente un’ottima idea per far fruttare meglio i propri risparmi ed avere una pensione adeguata.

Per ricapitolare, ecco sinteticamente i vantaggi principali:

  • Libertà di versamento
  • Tassazione agevolata
  • Deducibilità dei contributi versati
  • Rendimenti sopra la media

 

Articolo aggiornato il 07 marzo 2022.

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